Procedura installazione impianto fotovoltaico

Procedura Installazione Impianto Fotovoltaico

1. Chiedere i Permessi

Per piccoli impianti non aventi i requisiti per l’iter semplificato da installare in zone NON vincolate, è sufficiente inviare una “COMUNICAZIONE PREVENTIVA DI INIZIO LAVORI” all’ufficio tecnico del proprio Comune.

L’installazione di pannelli fotovoltaici, è un intervento di “EDILIZIA LIBERA”, pertanto è soggetta al principio del silenzio assenso.

ATTENZIONE! Per impianti molto grandi, quando si ha a che fare con edifici storici o ricadenti all’interno di aree sottoposte a vincoli o a tutela; oppure per interventi che modifichino in qualche modo la sagoma, la volumetria, o la destinazione d’uso di un immobile, le cose si complicano.

In tali frangenti la competenza il più delle volte passa alla Provincia, alla Regione o alla Soprintendenza ed diventa necessaria la redazione di una pratica ad hoc, eventualmente corredata da valutazione di impatto paesaggistico.

In tutti i casi, una volto sciolto questo nodo ed inviata la comunicazione di Inizio Lavori (o ottenuto dal Comune il permesso a procedere) si può presentare istanza di richiesta di allacciamento al gestore.

2. Richiesta di Connessione alla Rete Elettrica Nazionale

Ottenuti i permessi di cui al punto precedente bisogna iniziare l’iter di connessione, che prevede richiesta al gestore che, come prima cosa, provvederà ad inviare un preventivo comprensivo dei costi necessari per la realizzazione dei lavori di connessione dell’impianto alla rete: QUESTA DOMANDA VA FATTA PRIMA DELL'INIZIO DEI LAVORI

Il tutto avviene attraverso la compilazione e l’invio di un APPOSITO MODULO ON LINE, reperibile sul sito del gestore prescelto, ma diverso chiaramente dal Modulo Unico.

  • Sul suddetto modulo di richiesta dove vanno indicate sempre le informazioni riguardanti l’impianto fotovoltaico e l’immobile sul quale verrà realizzato;
  • Inoltre, qualora l’impianto fotovoltaico debba venir connesso ad una rete elettrica preesistente è indispensabile anche fornire i dati dell’utenza esistente.

Vanno allegate poi:

  • la planimetria catastale dell’immobile sul quale verrà installato l’impianto fotovoltaico;
  • la carta tecnica regionale dell’area sede dell’impianto (questa solo in caso si richiede un nuovo punto di connessione rete);
  • una copia della ricevuta di pagamento della richiesta di connessione dell’impianto fotovoltaico e lo schema elettrico in cui è indicato il numero e la potenza dei generatori;
  • la posizione dei dispositivi di comando, la protezione ed il sezionamento con riferimento al DG (dispositivo Generale dell’utenza) e al DDI (Dispositivo di Interfaccia).

La richiesta di preventivo E' ONEROSA, ed il costo dipende dalla POTENZA in immissione dell’impianto fotovoltaico secondo le seguenti tariffe (iva 22% esclusa):

  • € 30 fino a 6 kW;
  • € 50 oltre 6 kW e fino a 10kW;
  • € 100 oltre 10 kW e fino a 50kW;
  • € 200 oltre 50 kW e fino a 100 kW;
  • € 500 oltre 100kW e fino a 500 kW;
  • € 1.500 oltre 500kW e fino a 1.000 kW;
  • € 2.500 oltre 1.000 kW.

Per quanto riguarda le tempistiche con cui si ottiene il suddetto preventivo, quelle di E-distribuzione prevedono un MASSIMO DI 20 GIORNI lavorativi per impianti con potenze in immissione fino a 100 kW.

I tempi d’attesa SALGONO FINO A 45-60 GG lavorativi, solo in caso di impianti dai 100 ai 1000 kW, o addirittura oltre in 1000 kW di potenza immessa. Una volta che l’utente riceve il preventivo questo rimane valido, in attesa di accettazione,per 45 giorni.

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3. Accettazione del Preventivo e Primo Acconto

Ricevuto il preventivo, entro i 45 giorni lavorativi l’utente deve accettarlo. Perché l’accettazione sia valida è NECESSARIO PAGARLO in toto fino ad un certo importo, mentre per importi elevati e possibile pagare subito solo il 30% dei costi preventivati.

Solo a questo punto, dopo aver RICEVUTO CONFERMA da parte del gestore sui costi e sulle modalità di allaccio del sistema alla rete, E' POSSIBILE PROCEDERE AI LAVORI veri e propri di installazione dell’impianto, che generalmente per impianti domestici sono piuttosto veloci. Contestualmente SI INVIA AL GESTORE un modulo in cui si comunica l’inizio lavori.

Accettato il preventivo verrà predisposto il regolamento di esercizio, regolamento che l’utente dovrà sottoscrivere a fine lavori.

Il costo effettivo di connessione viene calcolato, invece, tenendo conto delle potenze in immissione e delle distanze tra il punto di connessione e la più vicina cabina di trasformazione.

Considerate le seguenti variabili:

  • P, ovvero la potenza ai fini della connessione, in kW (si intende non la potenza di picco ma quella disponibile per l’immissione);
  • DA, cioè la distanza, in km, tra il punto di connessione e la più vicina cabina di trasformazione media/bassa tensione del gestore di rete;
  • DB, che altro non è che la distanza, in km, tra il punto di connessione e la più vicina stazione di trasformazione alta/media tensione del gestore di rete.

La tariffa di connessione altro non è che il valore minore tra A e B, dove:

  • A= 35 € * P + 90 € * P * DA + 100;
  • B= 4 € * P + 7,5 € * P * DB + 6.000.

In tutti i casi, ricordare che ai costi suddetti va sempre sommato anche l’importo dell’IVA, pari al 22%.

4. Registrazione su Portale GAUDI' di Terna

Avviato l’iter di costruzione l’utente (DEFINITO PRODUTTORE) deve registrare il proprio impianto sul portale di Terna. Questa procedura prevede l’inserimento dei dati dell’impianto (sia tecnici che di ubicazione geografica). Alla fine della registrazione si otterrà un codice (DEFINITO CENSIP) che identificherà in modo univoco l’impianto fotovoltaico sulla rete di trasmissione nazionale.

Accedendo al proprio account terna è possibile seguire lo stato di connessione dell’impianto (vedere figura sotto).

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L’impianto preso in esame è CONNESSO ALLA RETE, infatti ha tutti i pallini verdi. Ogni pallino corrisponde ad una fase di lavorazione/attivazione.

5. Fine Lavori e Connessione Impianto alla Rete Elettrica

Una volta ultimati i lavori di installazione dell’impianto è necessario inviare al gestore la comunicazione di "FINE LAVORI”

Successivamente SI DEVE ACETTARE il regolamento di esercizio, documento con il quale si trasmettono al distributore:

  • le dichiarazioni di conformità;
  • i dati dei componenti dell’impianto fotovoltaico;
  • i documenti tecnici ed alcune informazioni sulla sicurezza (i tecnici del distributore devono operare nei locali del cliente, quindi devono essere al corrente di eventuali situazioni pericolose).

A seconda della complessità dei lavori, i tempi necessari per la connessione possono andare dai 30 AI 90 GIORNI, ma anche oltre. Il riferimento temporale è quello indicato nel cosiddetto TICA (Testo Integrato delle Connessioni Attive), che a partire dalla data di “fine lavori” prevede per i lavori più semplici un termine di 30 giorni, che diventano 90 per quei lavori definibili complessi e possono aumentare di ulteriori 15 giorni lavorativi per ogni km di linea da realizzare in media tensione eccedente il primo chilometro.

Tali termini, però, non sono quelli effettivi di allacciamento bensì quelli entro cui il distributore è tenuto a comunicare all’utente due date alternative, generalmente vicine tra loro con un paio di giorni di scarto, una in mattinata ed una nel pomeriggio, in cui è disponibile a procedere all’allaccio. Tali date generalmente non vanno oltre i 10 giorni lavorativi successivi alla data della comunicazione.

Scelta la data, l’impianto VIENE ALLACCIATO. I lavori di allacciamento consistono solitamente nell’installazione di un CONTATORE BIDIREZIONALE (cioè registra l’energia elettrica consumata e quella immessa in rete) subito a valle dell’inverter fotovoltaico, e la sostituzione del contatore esistente con uno bidirezionale.

6. CONVENZIONE CON IL GSE

Una volta connesso l’impianto alla rete, si potrà consumare quanto prodotto (AUTOCONSUMO). Invece per recuperare parte del valore dell’energia che si cederà in rete (ci saranno momenti in cui l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici sarà superiore a quella consumata) bisognerà stipulare una convenzione con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici).

Nella maggior parte dei casi si ricorre alla convenzione di SCAMBIO SUL POSTO, (come avviene invece di default con la procedura semplificata, ma non vi è l’obbligo optare per tale alternativa ed in alternativa si può ricorrere al Ritiro Dedicato "RID".)

Come regola generale lo scambio sul posto conviene di più quando i kWh prelevati dalla rete sono vicini ai kWh immessi in rete. Il ritiro dedicato conviene invece quando si hanno grandi impianti (oltre i 200 kW di potenza) che non sono asserviti a nessuna utenza. In questo caso, infatti, i vantaggi dello scambio sul posto sono superflui in quanto l’energia scambiata con la rete è praticamente nulla.

Ciò che oggi è più conveniente per gli impianti al servizio di utenze domestiche o aziendali (fino a 200 kW) è quasi sempre lo scambio sul posto.
Oltre 200 kW la scelta sarà obbligata per il ritiro dedicato.

Se non si vuol perdere il valore di nessun kWh prodotto dal momento dell’allaccio, il produttore ha 60 giorni solari di tempo per presentare al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) la richiesta di convenzione prescelta, che va inoltrata esclusivamente on line attraverso l’apposto portale del gestore dei servizi energetici.

SE SI PRESENTA LA RICHIESTA OLTRE TALI TERMINI la convenzione partirà dalla data di stipula della convenzione stessa E NON dalla data di connessione dell’impianto.

ATTENZIONE perché alla suddetta domanda va allegata la documentazione tecnica richiesta (certificazioni dell’impianto installato, dati CENSIMP, anagrafica immobile e produttore).
Il codice Censimp è riportato nell’attestazione di avvenuta registrazione dell’impianto nella procedura di Terna “Gaudì”, vedi punto 4.

La fase di raccolta e gestione di questa documentazione, tassativamente entro le tempistiche definite, necessita di molta attenzione e precisione da parte dell’utente, pena lo slittamento dell’avvio della convenzione.

7. CONCLUSIONI

Ad oggi, se non fosse possibile usufruire della procedura semplificata per connettere il proprio impianto fotovoltaico alla rete elettrica, la burocrazia da sbrigare non sarebbe così complessa e le tempistiche non sarebbero troppo lunghe.

Indubbiamente, però, in questi casi il primo nodo da sciogliere è quello di ottenere l’autorizzazione dal Comune, o da chi deputato (Sovraintendenza, Provincia, Regione) specie se si opera in aree vincolate o se si parla di impianti di grandi dimensioni.

Come avrete capito, sono di fatto le fasi iniziali e quelle finali dell’iter ordinario a risultare più complesse rispetto alla procedura semplificata.

Più che altro, perché non si ha più a che fare con un unico interlocutore, come con la procedura semplificata, ma bisogna seguire personalmente tutto quanto step by step relazionandosi in prima persona, con il Comune, con il gestore di rete, Terna e con il GSE.

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Con questa guida abbiamo voluto fare chiarezza su alcuni punti fondamentali per l'installazione di un impianto fotovoltaico.

Da anni la Tecno Audea Group Srl offre servizi di progettazione di impianti tecnologici per privati ed aziende.

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Grazie della lettura

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